mercoledì 27 maggio 2015

Ddl omofobia: confusione sulla calendarizzazione. La posizione di Arcigay e di Civico

OMOFOBIA, PASTICCIO SUI TEMPI
Disegno di legge al 2016, poi la rettifica di Dorigatti. Civico: Mantenere la parola

TRENTO. Mentre la cattolica Irlanda approva a larga maggioranza i matrimoni omosessuali, in consiglio provinciale la legge contro l'omofobia resta bloccata: già strappata due volte dall'ostruzionismo in aula del centrodestra, rimane in stand by. E ieri il ddl è stato al centro di un "pasticcio" istituzional-comunicativo. In un comunicato dell'ufficio stampa del consiglio, a fine mattina, si dava conto del fatto che il presidente Bruno Dorigatti aveva presentato ai capigruppo una proposta di programma dei lavori d'aula fino alla prima metà del 2016: "Nei primi mesi del prossimo anno è previsto il ritorno in aula della legge anti-omofobia, disegno di legge che verrà messo in discussione assieme alla leggi di iniziativa popolare sui referendum e sulla mobilità sostenibile. Prima di questi troverà spazio anche il disegno di legge sul Difensore civico." Due ore e mezza dopo l'errata corrige: dopo i vari impegni (Statuto a giugno, urbanistica a luglio, foreste a settembre, assistenza odontoiatrica e Stelvio a ottobre), "per i lavori del secondo semestre 2015 verranno presi in considerazione per la discussione in aula tre testi d'iniziativa popolare", tra cui quello sull'omofobia che ha raccolto 7000 firme a sostegno. Senza però alcuna data certa e con il rischio concreto che si arrivi a ridosso del bilancio, dunque a rischio rinvio. Non si è fatta attendere la reazione dell'Arcigay: "Abbiamo ormai capito che a frenare la discussione è la paura dell'ostruzionismo, ma non dell'ostruzionismo sulla nostra legge - che in poco più di una settimana verrebbe discussa e approvata - bensì l'ostruzionismo che la minoranza ha minacciato su ogni futuro provvedimento se fosse portata la voto la legge contro l'omofobia. Un problema grave che la maggioranza deve affrontare politicamente senza che a pagarne le conseguenze siano però i diritti delle persone, sia una legge di iniziativa popolare che ormai da troppi anni aspetta di essere votata. Chiediamo con forza che a breve sia definita una data di inizio della discussione e che questa volta si abbia il coraggio di andare fino in fondo. Ogni ulteriore dilazione, oltre che essere un vulnus per la democrazia esporrebbe al ridicolo l'intera maggioranza consiliare" scrive in una nota il presidente di Arcigay Paolo Zanella. E anche il consigliere del PD Mattia Civico ieri si è subito fatto sentire via twitter: "Accordo a febbraio era riprendere quest'estate. Se calendario fatto, prevedere sedute straordinarie. La parola data è valore".


Il Trentino, 27 maggio 2015

sabato 23 maggio 2015

RAINBOW PEOPLE: contro l'oscurantismo delle Sentinelle in piedi



LA BATTAGLIA PER I DIRITTI LGBT, UNA DELLE GRANDI BATTAGLIE DI CIVILTA' DEI GIORNI NOSTRI, Ci HA VISTI PROTAGONISTI ASSIEME AD ARCILESBICA!

Il 23 Maggio alle ore 18.00 in piazza Lodron a Trento si sono ritrovate nuovamente le Sentinelle in piedi, movimento omofobo e reazionario che sta impedendo al nostro Paese qualsiasi avanzamento nel campo dei diritti civili. Questo il video dal quale risulta chiaro che per loro quella che portano avanti è una guerra contro l'uguaglianza per gay, lesbiche e trans, le loro famiglie e la possibilità di educare alle differenze:
https://www.youtube.com/watch?v=PCVXcrZilEc

Noi siamo stati alla stessa ora in piazza d'Argon per afferma il nostro diritto ad avere uguali diritti e in particolare per:

- sostenere la ripresa della discussione del DDL PROVINCIALE contro le discriminazioni delle persone LGBTI, che, non si sa bene come, limiterebbe la loro libertà di pensiero;
- sostenere l'approvazione del DDL CIRRINA' sulle unioni civili, la cui dovrà affrontare l'ostruzionismo di più di 4000 emendamenti sollecitati da questi movimenti reazionari;
- promuovere l'importanza del MATRIMONIO EGALITARIO per una vera parità, perché continuare a negarlo è discriminazione;
- difendere le FAMIGLIE OMOGENITORIALI dai continui attacchi e mistificazioni delle Sentinelle, secondo le quali - con uno strano cortocircuito logico - dare diritti ad altri tipologie familiari disintegrerebbe la famiglia "tradizionale";
- difendere la possibilità di parlare nelle scuole di EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA', di OMOFOBIA e contrastare il BULLISMO OMOFOBICO contro le strumentalizzazioni di chi sostiene che si vogliano indottrinare i bambini all' "IDEOLOGIA DEL GENDER" (spiegheremo in piazza questa abile invenzione retorica).

Hanno aderito alla manifestazione:

CGIL del Trentino
UIL e UIL TuCS del Trentino
ANPI del Trentino
ARCI del Trentino
UISP - Comitato territoriale Trento
UDU Trento
Deina Trentino Alto Adige
Laici del Trentino
Rete per il benessere ELGBTQI* del Trentino Alto Adige
Se non ora quando? Trentino
Associazione culturale Te@
L'Altra Trento a sinistra (SEL e PRC)
Verdi del Trentino


Erano presenti anche consiglieri comunali del M5S e del PD e il consigliere proviciale PD Mattia Civico.

Tutti in piazza per chiedere #dirittisubito e #stopomofobia, anche grazie alla petizione Stop omofobia a scuola firmata da tantissime persone.

Un ringraziamente speciale a Oltre le mura - Gruppo giovani Arcigay Trento per le testimonianze, gli sketch e il libro dei desideri. 




























venerdì 22 maggio 2015

GRAZIE A TUTT*

Grazie a tutte e tutti per aver partecipato così numeros* all'intera settimana e per il sostegno che ci avete dato!

Grazie ai/alle protagonist* degli eventi - relatori/relatrici e attori/attrici - per l'elevata qualità degli interventi.

Grazie a tutt* i/le volontar* e le associazioni che con noi hanno contribuito anche quest'anno a rendere possibile questa settimana di eventi, che anno dopo anno sta contribuendo a cambiare il clima sul nostro territorio attraverso una cultura dei diritti umani e civili che mira all'incisività di tutt*!

E un grazie sentito a chi ha reso possibile tutto ciò, sostenendo e sovvenzionando gli eventi: La fondazione Caritro, la Provincia Autonoma di Trento, il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, il Comune di Trento e la Cassa Rurale di Trento.


Molte altre fotografie le trovate sulla nostra pagine facebook LiberiLibere

A presto!









lunedì 27 aprile 2015

1000 volte grazie!

Questo 25 aprile appena passato é stato per noi una giornata importantissima, che ha visto una grandissima partecipazione. Non ci resta quindi che dirvi grazie!

Grazie a tutte le persone che sono passate a trovarci al gazebo, a tutte le persone che hanno aspettato il momento del flashmob #LoStessoSí e che sono accorse quando abbiamo lanciato il via.

Grazie di cuore per tutta l'energia e la vicinanza che ci avete dato.


mercoledì 22 aprile 2015

Profonda amarezza per la chiusura del Cafè de la Paix

La straordinaria avventura del Cafè de la Paix giungerà al termine il prossimo mese. Per Arcigay del Trentino, che negli anni ha eletto quel luogo a punto di aggregazione e di riferimento per diverse iniziative, la chiusura rappresenta una grave perdita per la comunita LGBT e per l'intera città. 
Il progetto del Cafè de la Paix è nato tre anni fa su iniziativa del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani ed ha offerto a tutta la cittadinanza centinaia di iniziative culturali in una location che ha saputo mettere a proprio agio e unire diverse tipologie di avventori, dallo studente universitario alla dirigente d'azienda. Un'esperienza unica, che Trento città universitaria avrebbe dovuto coltivare e che invece non ha saputo cogliere. La politica dei divieti riporterá ancora una volta il buio in una zona della città che, anche grazie alla presenza del Café de la Paix, era stata riqualificata e tolta al degrado. Buio ancora più profondo se pensiamo al grande valore culturale e di inclusione sociale che quest'esperienza ha avuto per la nostra città. È per questo che ci rendiamo disponibili con il Forum Trentino della Pace e i Diritti Umani e ARCI del Trentino a trovare una soluzione affinché il progetto del Cafè de la Paix possa ripartire.
A Francesca Quadrelli va la nostra stima per l'energia profusa in questi anni per dare una proposta culturale nuova alla cittá. Francesca ha da sempre considerato le iniziative di Arcigay una risorsa per la nostra comunità e per questo le siamo riconoscenti.  Ha sostenuto le nostre uniziative contro l'omofobia e ci ha ospitato per le inaugurazioni di "Liberi e libere di essere", che - siamo orgogliosi di ufficializzare - anche quest'anno prenderà avvio al Cafè de la Paix il 10 maggio con una mostra sulle campagne contro l'omofobia e per i diritti. È l'occasione che Francesca ci ha dato per salutare il nostro amato Café.

Paolo Zanella
Presidente Arcigay del Trentino

martedì 14 aprile 2015

Stop omofobia a scuola: firma la petizione!

“Le scuole devono essere luoghi sicuri, devono combattere gli atteggiamenti discriminatori, creare comunità accoglienti, costruire una società inclusiva e permettere l’Educazione per Tutti.”(UNESCO 1994).
La scuola pubblica, così come è stata delineata dalla nostra Costituzione, rappresenta il luogo privilegiato in cui riconoscere il diritto di tutti ad essere sostenuti nel cammino verso "il pieno sviluppo della persona umana", attraverso la rimozione degli "ostacoli di ordine economico e sociale", che limitano di fatto "la libertà e l'uguaglianza dei cittadini".
Purtroppo in Italia per molti ragazzi e molte ragazze gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, ma anche per le persone a loro vicino come figli, parenti e amici, la scuola può rappresentare il luogo in cui essere esposti all’insulto, alla derisione, all’isolamento, al bullismo; con gravi conseguenze, anche irreversibili, sul piano educativo ed esistenziale (sono oltre 100.000 le vittime di bullismo omofobico per anno scolastico in Italia). 
Da anni le Associazioni proponenti sono impegnate per prevenire e contrastare questi fenomeni, purtroppo in questi ultimi tempi sembra essersi acceso un fuoco incrociato su chi sta cercando di costruire un clima sociale di rispetto per la dignità delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Queste campagne delegittimano e colpiscono giovani e adolescenti.
Di fronte a questa grave situazione chiediamo di aderire al nostro appello affinché la scuola pubblica e laica, nata dalla nostra Costituzione, sia una scuola inclusiva e aperta. 
Firma anche tu la petizione lanciata da Arcigay assieme alle maggiori associazioni LGBTQ Italiane!
Rimani aggiornato sullo sviluppo di questa petizione visitando la pagina FaceBook dedicata a questo link! Condividi e fai girare l'informazione tra le persone che conosci, perché il tuo aiuto é fondamentale



lunedì 30 marzo 2015

Relazioni tra caratteristiche di personalità, strategie di coping, stress e salute nelle persone ELGB: partecipate allo studio



Un gruppo di ricerca composto dalla Prof.ssa Caterina Lombardo, alla Dott.ssa Rita Maria Esposito e dai laureandi Cristiana Martini, Luca Stassi e Veronica Minnucci della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza” sta conducendo uno studio per valutare le relazioni esistenti tra CARATTERISTICHE DI PERSONALITÀ, STRATEGIE DI COPING, STRESS E SALUTE in popolazioni LGB e in popolazioni eterosessuali attraverso la somministrazione di un questionario compilabile online al link seguente:
La partecipazione di tutte le persone disponibili e interessate sarà di grande aiuto per il progresso delle conoscenze riguardo i fattori che accrescono e quelli che riducono l’impatto dello stress sulla salute.

venerdì 6 marzo 2015

Lunedì 16 marzo Assemblea ordinaria dei soci e e delle socie di Arcigay "8 Luglio"

I Soci e le socie del Comitato Provinciale Arcigay del Trentino “8 Luglio” sono convocati/e in assemblea ordinaria, in prima convocazione presso la sede sociale di via al Torrione 6 a Trento, il giorno 16/03/2014, alle ore 06:00, ed eventualmente in seconda convocazione IL GIORNO 16/03/2014 ALLE ORE 20:00 nel medesimo luogo, per esaminare il seguente ordine del giorno:

1) Relazione del Presidente del Consiglio Direttivo sull’esercizio sociale anno 2014
2) Presentazione ed approvazione del rendiconto economico-finanziario consuntivo anno 2014
3) Presentazione ed approvazione del bilancio preventivo anno 2015
4) Presentazione e discussione delle linee di indirizzo per l'azione politico-culturale-sociale sul territorio anno 2015
5) Varie ed eventuali.

Si ricorda che, come da deliberazione del Congresso Provinciale Straordinario dello scorso anno adottata a norma di Statuto, il rinnovo delle cariche elettive del Comitato è rimandata al Congresso Provinciale Ordinario del prossimo autunno, anche in vista di quello nazionale che seguirà a breve.

L’assemblea sarà validamente costituita secondo le norme statutarie ed avranno quindi diritto di voto tutti i soci e le socie in regola con il pagamento della quota sociale annuale (possibilità di rinnovo prima dell'inizio dell'assemblea).

Trento, 24 febbraio 2014

Il Presidente
Paolo Zanella

mercoledì 11 febbraio 2015

Legge contro l'omofobia Firmalove: con la strategia del "canguro" verso la meta

Si sono concluse altre quattro giornate di discussione in Consiglio provinciale sul ddl contro le discriminazioni per orientamento sessuale, identità di genere e intersessualità. Per ora la discussione è stata rinviata, ma in una decina di giorni di discussione la legge potrebbe essere approvata grazie alla strategia del "canguro", messa a punto con la maggioranza, per saltare - da qui il termine canguro - la discussione di gran parte dei 1400 emendamenti e portare a casa una legge contro l'omofobia che, nella sua essenzialità, prevenga e contrasti efficacemente  il fenomeno. 

Di seguito un breve sunto della discussione di questi quattro giorni:

Come previsto dopo il fatto inedito dell'ostruzionismo preventivo su tutti gli altri punti all'odg, la minoranza ha ricominciato l'ostruzionismo sul ddl contro l'omofobia, strumentalizzando studi, mistificando i contenuti della legge e mettendo in piedi una feroce campagna per spaventare la gente rispetto a quanto succederà se questa legge passasse. La maggioranza ha tenuto duro ed è riuscita a far fronte all'ostruzionismo fino ad arrivare a votare il primo degli emendamenti abrogativi per far decadere i 22 successivi, dando il via alla strategia del "canguro".
Durante la discussione non si è sentito parlare di altro che di ideologia gender, la famosa invenzione secondo la quale si vorrebbe entrare nelle scuole imponendo il "pensiero unico gender" secondo il quale dire che esistono le persone omosessuali e che vanno rispettate, corrisponderebbe a voler far diventare tutti gay e lesbiche; dire che esistono bambini che hanno anche due mamme o due papà, equivarrebbe a imporre ai bambini una visione di famiglia distorta: e ai bambini che hanno due genitori dello stesso chi ci pensa?; dire che un bambino può fare i giochi che più gli piacciono, indipendentemente dal fatto che sia maschio o femmina, corrisponderebbe ad imporre ai bambini di giocare con le bambole e alle bambine coi soldatini per confonderli e far si che i generi non esistano più e che ogni mattina ci si alzi e si debba scegliere a che genere appartenere. Questi alcuni deliri su questa fantomatica ideologia gender.
Tra i tanti sproloqui abbiamo assistito alle battute del consigliere Civettini sulla Presidentessa Uga Rossi, perché così chiamerà il Presidente Rossi se dovesse passare la legge, ai continui attacchi di Borga contro la Commissione pari opportunità, colpevole di difendere la parità di genere che per Borga annullerebbe le differenze (come se non sapesse che la parità di diritti e opportunità, non c'entra nulla con la sua "teoria dell'indifferenziato") e ai deliri del consigliere Cia sul fatto che si voglia andare a parlare a scuola di galli che possono fare le uova, sulle donne notoriamente uscite dalle costole dell'uomo e su bibbie riscritte dall'Arcigay americana (che roba è??!), ovviamente per imporre l'ideologia gender.
Si sono consumati continui attacchi personali al primo firmatario, ad Arcigay e ArciLesbica, la "lobby gay", colpevole di essere presente sugli spalti e di prendere contatti coi consiglieri di maggioranza e quindi , secondo l'opposizione, di controllare Consiglio e Giunta. Forse alla minoranza non è chiaro che il ddl in discussione è frutto dell'unione di due ddl, di cui uno di iniziativa popolare e che è normale che i proponenti, avendo partecipato ai lavori di unificazione, abbiano qualcosa da dire rispetto alla discussione e a ciò che di quella legge deve essere salvato. Sulla tanto potente "lobby gay" viene davvero da sorridere, visti i risultati che la comunità LGBT ha finora conseguito nel nostro Paese, che il fanalino si coda in Europa nel campo dei diritti. Le vere lobby sono ben altre: hanno denari, sono ammanicate con istituzioni potenti, hanno le persone giuste nei posti giusti e una strategia comunicativa vincente. E direi che noi, ad oggi, abbiamo ben poco di tutto ciò. Ma promettiamo di attrezzarci. 

Portami in un posto carino: a teatro contro l'omofobia

Il 20 febbraio alle ore 21 al teatro Portland di Trento la compagnia Chronos3 mette in scena Portami in un posto carino di Tobia Rossi.
Uno spettacolo che parla di coming out e omofobia, uno spettacolo che non possiamo perderci.

Solo per i soci di Arcigay e ArciLesbica, presentando la tessera l'ingresso è a 9 euro, anziché 12.



giovedì 22 gennaio 2015

#omocausto e confino: persecuzioni nazifasciste degli omosessuali

In occasione della commemorazione della Giornata della memoria 2015, in collaborazione con "Oltre le mura" il gruppo giovani di Arcigay, vi invitiamo tutte e tutti alla proiezione del docufilm "Paragraph 175 - La memoria rimossa delle persecuzioni omosessuali". 


A seguire verranno letti dei brani presi del libro "La cittá e l'isola - Omosessuali al confino nell'Italia fascista " declinando cosí quanto successo sotto il regime nazista, nel contesto fascista Italiano.

L'evento si terrá martedì 27 alle ore 17:30 presso l'aula Kessler della Facoltà di Sociologia.


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Per ricordare la tragedia della deportazione, dell’esilio e della discriminazione degli omosessuali e delle altre minoranze da parte dei regimi nazisti e fascisti. 
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Link evento facebook: https://www.facebook.com/events/1405067719790975/

domenica 18 gennaio 2015

A Milano per affermare il diritto alla diversità, il dovere dell'uguaglianza e a difendere tutte le famiglie

Si è svolto ieri a Milano il convegno "Difendere la famiglia per difendere la comunità", promosso dalla Regione Lombardia e patrocinato dall'Expo, nonostante la richiesta dell'AD dell'Expo Giuseppe Sala e del segretario generale della Bei Vicente Gonzales Loscertales di togliere il logo dalle locandine promozionali.

Il convegno è stato un condensato di misoginia, omofobia e integralismo cattolico dei più reazionari: Mario Adinolfi ha promosso il suo nuovo quotidiano La Croce dove porta avanti le sue tesi contro la fantomatica lobby gay e l'ideologia gender e per il ripristino di una società patriarcale, in questo supportato dalla sottomessa Costanza Mirano. Il Presidente della Regione Lombardia ha definito le migliaia di manifestanti fuori "quattro coglioni" e tra il pubblico l'ex Ministro La Russa, ora onorevole in quota Fratelli d'Italia, ha gridato "culattone" ad un ragazzo gay di 22 anni che ha cercato di intervenire sul palco. Da sottolineare poi che a difendere la famiglia "tradizionale" tra il pubblico era presente don Inzoli, ciellino e - sembra - confessore di Formigoni, accusato di pedofilia e intimato dallo stesso Vaticano a condurre una vita riservata e di preghiera.

All'esterno della sede del convegno migliaia di persone colorate hanno partecipato alla manifestazione L'unica malattia è l'omofobia con i Sentinelli in piedi di Milano per chiedere il rispetto della diversità e l'uguaglianza di diritti per tutt*. Arcigay del Trentino ha aderito alla manifestazione. Ecco alcune foto scattate da una nostra socia:



giovedì 18 dicembre 2014

Sarà la Consulta a decidere i criteri necessari per la riattribuzione del sesso anagrafico

Parte da Trento una battaglia importante per stabilire - una volta per tutte e su tutto il territorio nazionale - la non necessità di terapie ormonali e interventi chirurgici demolitivi per vedersi riattribuito sui propri documenti il genere di elezione. Di seguito il comunicato dell'avvocato Alexander Schuester

La Consulta deciderà sui requisiti per rettificare il sesso
Riattribuzione del genere anagrafico senza operazione né sterilizzazione

A giudizio del Tribunale di Trento la legge n. 164 del 1982, che richiede un «mutamento dei caratteri sessuali» della persona, così come interpretata dalla prassi dominante, è incostituzionale.Chiedere una condizione di sterilità e la sottoposizione a invasivi interventi chirurgici demolitivi e ricostruttivi è contrario ai diritti inviolabili della persona, al diritto alla salute di ognuno e nel suo insieme irragionevole.
D’intesa con i clienti, l’ordinanza del Tribunale di Trento non è stata resa pubblica prima per non incidere su altri giudizi attualmente pendenti davanti ai giudici italiani. Dal 1997 ad oggi si registrano solo tre corti che abbiano riconosciuto ad una persona che non intende sottoporsi ad un’operazione chirurgica e senza che sia accertata la sua sterilità il diritto ad ottenere il cambio del genere anagrafico. Si tratta nell’ordine del Tribunale di Roma (dal 1997), di Rovereto e di Siena (dal 2013). La restante prassi va ancora nell’altro senso.
Secondo il collegio tridentino, tuttavia, «l'imposizione di un determinato trattamento medico, sia esso ormonale ovvero di riattribuzione chirurgica del sesso, costituisce tuttavia una grave ed inammissibile limitazione al riconoscimento del diritto all’identità di genere». Sul fronte del diritto alla salute garantito dall’art. 32 Costituzione, il Tribunale osserva che «sia il trattamento ormonale sia la RCS, sono - notoriamente - molto rischiosi per la salute umana». Aggiunge, infine, che «una volta che lo Stato riconosce il diritto della persona a cambiare il proprio sesso anagrafico, subordinare l'esercizio di tale diritto alla sottoposizione della persona a dolorosissimi e pericolosissimi trattamenti sanitari dalla stessa non voluti, significa pretendere da lei di commettere un atto di violenza sul proprio corpo», concludendo con l’affermazione per cui «non sembra consentito al legislatore ordinario subordinarlo a restrizioni tali da pregiudicarne gravemente l'esercizio, fino a vanificarlo».
La questione di legittimità costituzionale incide su tre casi pendenti avanti il Tribunale di Trento, tutti curati dallo studio legale Schuster, anche se solo per uno di essi gli atti sono stati rimessi alla Consulta. I tre casi riguardano situazioni molto diverse. Si tratta di persone di età fra i 25 e i 50 anni, che vivono la propria identità sia come uomo che come donna, tutti con rapporto di lavoro dipendente, nel comparto pubblico come privato, in settori che vanno dal commercio alla ricerca, ai servizi. In alcuni casi gli interessati non escludono interventi chirurgici, in altri lo fanno convintamente. In tutti i casi la volontà è di ridurre il più possibile i giorni in cui in tasca hanno ancora una carta di identità che non riflette la loro… identità.
Ad avviso dello scrivente studio legale, non vi era necessità di rinviare gli atti alla Corte costituzionale, in quanto la legge poteva già essere interpretata in senso utile ai clienti e in linea con quanto già fatto da altri tribunali. Non si può comunque non vedere con favore l’approssimarsi di una sentenza favorevole che porti l’Italia in linea con gli standard internazionali di tutela delle persone trans e che ponga termine a quella che è una vera e propria “lotteria del CAP – codice di avviamento postale”. Infatti, poiché il tribunale competente dipende dalla residenza, ci si può trovare davanti un giudice che concede una nuova identità anche solo sulla base di trattamenti ormonali oppure un giudice che va addirittura a sindacare la qualità della ricostruzione plastica del fallo.
La sentenza della Corte è auspicabilmente attesa per l’estate.
In allegato il testo dell’ordinanza del Tribunale di Trento di data 20 agosto 2014, pubblicata in queste ore in Gazzetta ufficiale.

Trento, 18 dicembre 2014.

lunedì 24 novembre 2014

Rete ELGBTQI del Trentino Alto Adige: una associazione di secondo livello nella nostra regione

Nasce formalmente la Rete ELGBTQI del Trentino Alto Adige. Dieci organizzazioni, tra cui Arcigay e Arcilesbica, hanno data vita a un coordinamento per le azioni volte a sostenere il benessere delle persone gay, lesbiche, bisessuali, trans*, intersessuali, queer e anche quelle eterosessuali.

La rete, che ha azione regionale, si propone quale piattaforma di coordinamento tra le organizzazioni aderenti che condividono principi, valori e azioni sensibili alle tematiche LGBTQI (lesbiche, gay, bisex, trans gender, queer, intersex).

L’azione coordinata, condivisa e partecipata di organizzazioni della società civile, del terzo settore, di Enti e Istituzioni che possono promuovere sul territorio regionale e provinciale, e in dialogo con altre realtà, con particolare riferimento a quelle europee, risulta essere strumento imprescindibile per l’attuazione di azioni positive ed efficaci che rispondano ai bisogni delle persone LGBTI*. L’obiettivo è quello di contribuire a migliorare la qualità della vita attraverso un clima sociale di rispetto, di confronto libero da pregiudizi e mirante a una piena cittadinanza.

La reta ha già dato vita ad uno sportello di ascolto biografico (counselling) rivolto a persone in difficoltà rispetto al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere e ha dato vita al primo TDoR a Trento e ha già in campo un progetto per la piattaforma delle resistenze contemporanee: Rainbow bridge - il diritto di avere diritti.


La coordinatrice della rete, Sara Degli Agostini



venerdì 14 novembre 2014

Test HIV salivare per la European HIV Testing Week

La LILA del Trentino offre anche quest'anno la possibilità di effettuare il test HIV salivare durante la European HIV Testing Week, dal 21 al 28 novembre in sede LILA (per gli orari si veda sotto).
Mercoledì 26 novembre gli amici della LILA saranno in sede Arcigay dalle 17 alle 19 per offrire il servizio ai nostri soci e alle nostre socie e simpatizzanti.

domenica 9 novembre 2014

Solidarietà dal gruppo giovani per la scomparsa di Bri

Il gruppo giovani di Arcigay Trento é vicino ai famigliari, gli amici e ad Arcigay Brescia in questo difficile momento.
Ho avuto la fortuna di conoscere Bri, così si faceva chiamare Gabriela, durante alcune giornate passate a Brescia nel gruppo giovani. Sorridente, solare e piena di idee, la voglio portare nei ricordi come una giovane attivista. 
Vi siamo vicini per continuare a trovare la forza di lottare, di andare avanti anche per lei, per costruire un mondo dove chiunque si senta libero di essere. 
Un grande abbraccio,
Shamar c/o Gruppo giovani Arcigay Trento

sabato 25 ottobre 2014

Gruppo giovani Arcigay Trento: calendario degli incontri



Il Gruppo giovani nasce con lo scopo di aggregare ragazzi e ragazze LGBT under 28 per socializzare, confrontarsi sulle tematiche LGBT e contribuire al lavoro culturale e politico dell'associazione.

CALENDARIO INCONTRI

A breve verrà comunicato il calendario degli incontri dela stagione 2015-16.

Vi aspettiamo numerosissim*

martedì 21 ottobre 2014

Registrazione matrimoni same sex: Arcigay plaude a Miorandi e sollecita Andreatta

Oggi abbiamo incontrato il sindaco di Rovereto Miorandi portandogli il caso di Manuela e Chiara, sposatesi a New York la scorsa estate e che chiedono la registrazione dell'atto. Il sindaco si è impegnato a registrare il loro matrimonio in tempi brevi.
Il sindaco di Trento Andreatta, invece, pur riconoscendo la necessità che il nostro Paese riconosca le unioni tra persone dello stesso sesso, si attiene alla circolare ministeriale e non registrerà i matrimoni contratti all'estero, anche perchè nessuno gliene ha fatto richiesta. Per questo Arcigay la prossima settimana porterà dal sindaco una coppia con figli sposatasi in Canada.




martedì 14 ottobre 2014

Anche a Trento nasce il gruppo giovani di Arcigay

Sei una ragazza o un ragazzo under 28?
Vieni a conoscerci alla prima assemblea giovani in sede Arcigay che si terrá il 23 ottobre 2014 alle ore 19:30 presso la nostra sede! 
Non perdere l'occasione di partecipare a questo importantissimo evento fatto per parlare, socializzare, riflettere sui temi LGBTQI, sulla libertá di essere ció che si é! 
Assieme a tutte e tutti voi vogliamo gettare le basi per costruire il primo gruppo giovani di Arcigay Trento 8 luglio !!
Se vuoi maggiori informazioni non esitare a scriverci via mail all'indirizzo arcigaytn@gmail.com o tramite messaggio sul nostro profilo Facebook!!
A presto :)