domenica 18 gennaio 2015

A Milano per affermare il diritto alla diversità, il dovere dell'uguaglianza e a difendere tutte le famiglie

Si è svolto ieri a Milano il convegno "Difendere la famiglia per difendere la comunità", promosso dalla Regione Lombardia e patrocinato dall'Expo, nonostante la richiesta dell'AD dell'Expo Giuseppe Sala e del segretario generale della Bei Vicente Gonzales Loscertales di togliere il logo dalle locandine promozionali.

Il convegno è stato un condensato di misoginia, omofobia e integralismo cattolico dei più reazionari: Mario Adinolfi ha promosso il suo nuovo quotidiano La Croce dove porta avanti le sue tesi contro la fantomatica lobby gay e l'ideologia gender e per il ripristino di una società patriarcale, in questo supportato dalla sottomessa Costanza Mirano. Il Presidente della Regione Lombardia ha definito le migliaia di manifestanti fuori "quattro coglioni" e tra il pubblico l'ex Ministro La Russa, ora onorevole in quota Fratelli d'Italia, ha gridato "culattone" ad un ragazzo gay di 22 anni che ha cercato di intervenire sul palco. Da sottolineare poi che a difendere la famiglia "tradizionale" tra il pubblico era presente don Inzoli, ciellino e - sembra - confessore di Formigoni, accusato di pedofilia e intimato dallo stesso Vaticano a condurre una vita riservata e di preghiera.

All'esterno della sede del convegno migliaia di persone colorate hanno partecipato alla manifestazione L'unica malattia è l'omofobia con i Sentinelli in piedi di Milano per chiedere il rispetto della diversità e l'uguaglianza di diritti per tutt*. Arcigay del Trentino ha aderito alla manifestazione. Ecco alcune foto scattate da una nostra socia: