sabato 30 maggio 2015

Verona Pride: il 6 giugno si apre la nuova stagione dell' Onda Pride e noi ci saremo!


Arcigay "8 Luglio" del Trentino parte da Trento col treno delle 13:10 (ci si trova in stazione alle 12:45 per fare comitiva e acquistare i biglietti) per recuperare i roveretani alle 13:25.

Sarà un Pride bellissimo per rivendicare libertà e piena uguaglianza!!  #veronapride

Tutte le informazioni su come sostenere il comitato, sul percorso della parata, sulla festa (dove suonerà anche la nostra Mycky PDJ from WAPO)  www.veronapride.it




Ecco la sigla della madrina del VERONA PRIDE, Ivana Spagna




venerdì 29 maggio 2015

La replica di Arcigay alla "terza via" democristiana di Dellai sui diritti degli omosessuali



Arcigay a Dellai: «Niente saggezza»


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Il parlamentare ed ex presidente della provincia Lorenzo Dellai è intervenuto ieri sull'Adige a proposito dei matrimoni gay, argomento di grande attualità dopo il voto in Irlanda, le manifestazioni delle Sentinelle in Piedi, la presa di posizione del Vaticano ("voto in Irlanda? Una sconfitta per l'umanità"), le iniziative di "Liberi e libere di essere" e l'assenza di una regolamentazione giuridica in Italia, a differenza di quasi tutti gli altri Paesi europei. Una lettera che ha - ovviamente - scatenato un putiferio: immediate le reazioni, soprattutto da parte dei cittadini, che anche sul nostro sito e sul nostro canale Facebook hanno commentato la presa di posizione di Dellai. Naturalmente è arrivata anche la replica dell'Arcigay, con una lunga e interessante lettera a firma di Paolo Zanella. Eccola qui sotto.
LA REPLICA DELL'ARCIGAY
Lorenzo Dellai, ieri su questo giornale, è intervenuto a proposito del matrimonio omosessuale. Parla di una “mutazione antropologica”, riflette sul “venir meno di alcuni elementi costitutivi dell’identità collettiva sedimentata in secoli di storia comune”, disquisisce sull’“equilibrio tra diritti individuali e doveri comunitari”. E non poteva che proporre la “Terza via”, come fanno gli statisti lungimiranti, come consiglia il saggio. Eravamo abituati al Dellai bravo amministratore, all’abile stratega, al Dellai un po’ arrogante che fa il bello e il cattivo tempo della politica nostrana. Ci scontriamo invece, questa volta, con l’intellettuale, il filosofo. Dellai il Saggio.
Il Parlamento, nei prossimi mesi, dovrà affrontare il tema del riconoscimento delle unioni civili tra persone dello stesso sesso, e Dellai auspica che si possa “tentare la via della ragionevolezza, nel rispetto delle diverse sensibilità”. Propone la sua “Terza via”, un suo disegno di legge che non dice niente, che non afferma alcunché, ridicolo nella forma e vuoto di contenuti. Le coppie omosessuali possono attestare la convivenza, senza diritti, senza doveri. Senza alcun riconoscimento sostanziale, senza obblighi. Un attestato di amicizia, poco più di una dichiarazione di coabitazione. Un altro recinto, una specie di riserva indiana, una nuova apartheid dei diritti. Tutto questo per il rispetto delle “diverse sensibilità”.
Forse quella del co-firmatario Rocco Buttiglione, che senza mezzi termini afferma, in un crescendo delirante, che l’omosessualità è sbagliata”, che “l’omosessualità è un peccato”, che “essere gay è sbagliato come non pagare le tasse”. Non solo: ci tiene a dire che “l’omosessualità è un disordine morale”, che se “Dio ti ha dato un copro da maschio non potrai mai essere (leggi: usarlo) come una donna”.
Un saggio qualsiasi, se in quel di Roma incontrasse Dellai il Saggio, gli direbbe saggiamente: Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. E il nostro  dovrebbe render conto anche di tal Mario Sberna, deputato e animatore di Democrazia Solidale, il nuovo (ennesimo) movimento politico di Dellai, convinto che “dietro ai gay c’è una lobby. Lo sanno tutti - spiega il collega dell’ex governatore - che i gay hanno un grosso potere economico, sono tutti milionari. Basta guardarli - afferma - per capire che sono pieni di soldi”. Non sembra cercare chissà quale Terza via questo deputato, e chissà se avrà detto anche al suo presidente Dellai quello che ha ribadito alla stampa: “Ma quali diritti? Per i gay? Non scherziamo!”
La saggezza è qualcosa di profondo, non una vernice con cui ricoprirsi per rendere più convincenti le proprie idee. Perché basta grattare poco poco per scoprire che di saggio, nelle parole di Dellai, non c’è traccia. Nell’introduzione alla sua proposta di legge, l’ex Governatore espone allarmato i dati del calo demografico, e anche sul suo intervento di ieri ci chiede “come mai in una Europa che sconta una progressiva e drammatica crisi demografica i temi prevalenti nell'opinione pubblica sembrano diventare il matrimonio tra persone dello stesso sesso?” Una domanda difficile, alla quale non sappiamo rispondere, ma alla quale contrapponiamo una ulteriore domanda: Cosa c’entrano i gay con il calo di natalità? E cosa c’entra questo con il riconoscimento delle unioni civili delle coppie omosessuali? Sarà mica che Dellai chieda a noi gay di contribuire all’innalzamento del tasso di natalità! Se poi si approfondisce la lettura dell’introduzione al dispositivo di legge, si capisce che è proprio quella l’accusa: aumentano i gay quindi nascono meno bambini. Una baggianata che non ha precedenti, una considerazione che di saggio non ha nulla, che anzi è il suo contrario, la stupidità.
Lo dice testuale: “Negli ultimi decenni è stato possibile rilevare il diffondersi di orientamenti e di pratiche di tipo omosessuale”. Potremmo qui scomodare la sociologia, la psicologia, tutta la scienza e tutti gli studi prodotti per smontare questa affermazione ridicola. Ma non ha senso contrapporre l’intelligenza all’ignoranza e alla mistificazione.
Ha senso contrapporre le idee quando ci sono. Quando non sono ideologiche e precostituite, quando si esprimono tenendo conto della realtà. Una realtà in cui le persone omosessuali esistono e stabiliscono relazioni affettive, contribuendo alla crescita sociale ed economica della nostra società. Omosessuali che costruiscono famiglie, che crescono figli, che hanno diritto di vedere riconosciuta la loro dimensione affettiva, come avviene ormai in tutte le democrazie occidentali, in tutti i Paesi civili, nella maggioranza degli Stati europei.
Ora che a Dellai abbiamo scartavetrato la sua patina di saggezza, ci rimane il politico. Non il bravo amministratore, non l’abile stratega, il politico. L’uomo invocato dalla sinistra più che dal centro come il deus ex machina indispensabile, che per lui si fanno i convegni 2.0 e si muovono intellettuali e cacciatori di poltrone. Lo chiediamo apertamente: c’è ancora bisogno di lui? Un centro sinistra in affanno, un Partito Democratico che non riesce a trovare la sua identità deve ipotecare le proprie idee e il proprio profilo etico a questo politico, a questa politica? Forse è il tempo di cambiare, di affrontare le sfide politiche, sociali e civili in modo laico e limpido, con cognizione di causa e un po’ di saggezza. Quella vera. Non quella della Terza via dal sapor democristiano, ma quella che ti impone di scegliere da che parte stare della Storia. Noi abbiamo scelto quella dei diritti.

Paolo Zanella, presidente Arcigay del Trentino

(l'Adige online, 29 maggio 2015)

mercoledì 27 maggio 2015

Ddl omofobia: confusione sulla calendarizzazione. La posizione di Arcigay e di Civico

OMOFOBIA, PASTICCIO SUI TEMPI
Disegno di legge al 2016, poi la rettifica di Dorigatti. Civico: Mantenere la parola

TRENTO. Mentre la cattolica Irlanda approva a larga maggioranza i matrimoni omosessuali, in consiglio provinciale la legge contro l'omofobia resta bloccata: già strappata due volte dall'ostruzionismo in aula del centrodestra, rimane in stand by. E ieri il ddl è stato al centro di un "pasticcio" istituzional-comunicativo. In un comunicato dell'ufficio stampa del consiglio, a fine mattina, si dava conto del fatto che il presidente Bruno Dorigatti aveva presentato ai capigruppo una proposta di programma dei lavori d'aula fino alla prima metà del 2016: "Nei primi mesi del prossimo anno è previsto il ritorno in aula della legge anti-omofobia, disegno di legge che verrà messo in discussione assieme alla leggi di iniziativa popolare sui referendum e sulla mobilità sostenibile. Prima di questi troverà spazio anche il disegno di legge sul Difensore civico." Due ore e mezza dopo l'errata corrige: dopo i vari impegni (Statuto a giugno, urbanistica a luglio, foreste a settembre, assistenza odontoiatrica e Stelvio a ottobre), "per i lavori del secondo semestre 2015 verranno presi in considerazione per la discussione in aula tre testi d'iniziativa popolare", tra cui quello sull'omofobia che ha raccolto 7000 firme a sostegno. Senza però alcuna data certa e con il rischio concreto che si arrivi a ridosso del bilancio, dunque a rischio rinvio. Non si è fatta attendere la reazione dell'Arcigay: "Abbiamo ormai capito che a frenare la discussione è la paura dell'ostruzionismo, ma non dell'ostruzionismo sulla nostra legge - che in poco più di una settimana verrebbe discussa e approvata - bensì l'ostruzionismo che la minoranza ha minacciato su ogni futuro provvedimento se fosse portata la voto la legge contro l'omofobia. Un problema grave che la maggioranza deve affrontare politicamente senza che a pagarne le conseguenze siano però i diritti delle persone, sia una legge di iniziativa popolare che ormai da troppi anni aspetta di essere votata. Chiediamo con forza che a breve sia definita una data di inizio della discussione e che questa volta si abbia il coraggio di andare fino in fondo. Ogni ulteriore dilazione, oltre che essere un vulnus per la democrazia esporrebbe al ridicolo l'intera maggioranza consiliare" scrive in una nota il presidente di Arcigay Paolo Zanella. E anche il consigliere del PD Mattia Civico ieri si è subito fatto sentire via twitter: "Accordo a febbraio era riprendere quest'estate. Se calendario fatto, prevedere sedute straordinarie. La parola data è valore".


Il Trentino, 27 maggio 2015

sabato 23 maggio 2015

RAINBOW PEOPLE: contro l'oscurantismo delle Sentinelle in piedi



LA BATTAGLIA PER I DIRITTI LGBT, UNA DELLE GRANDI BATTAGLIE DI CIVILTA' DEI GIORNI NOSTRI, Ci HA VISTI PROTAGONISTI ASSIEME AD ARCILESBICA!

Il 23 Maggio alle ore 18.00 in piazza Lodron a Trento si sono ritrovate nuovamente le Sentinelle in piedi, movimento omofobo e reazionario che sta impedendo al nostro Paese qualsiasi avanzamento nel campo dei diritti civili. Questo il video dal quale risulta chiaro che per loro quella che portano avanti è una guerra contro l'uguaglianza per gay, lesbiche e trans, le loro famiglie e la possibilità di educare alle differenze:
https://www.youtube.com/watch?v=PCVXcrZilEc

Noi siamo stati alla stessa ora in piazza d'Argon per afferma il nostro diritto ad avere uguali diritti e in particolare per:

- sostenere la ripresa della discussione del DDL PROVINCIALE contro le discriminazioni delle persone LGBTI, che, non si sa bene come, limiterebbe la loro libertà di pensiero;
- sostenere l'approvazione del DDL CIRRINA' sulle unioni civili, la cui dovrà affrontare l'ostruzionismo di più di 4000 emendamenti sollecitati da questi movimenti reazionari;
- promuovere l'importanza del MATRIMONIO EGALITARIO per una vera parità, perché continuare a negarlo è discriminazione;
- difendere le FAMIGLIE OMOGENITORIALI dai continui attacchi e mistificazioni delle Sentinelle, secondo le quali - con uno strano cortocircuito logico - dare diritti ad altri tipologie familiari disintegrerebbe la famiglia "tradizionale";
- difendere la possibilità di parlare nelle scuole di EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA', di OMOFOBIA e contrastare il BULLISMO OMOFOBICO contro le strumentalizzazioni di chi sostiene che si vogliano indottrinare i bambini all' "IDEOLOGIA DEL GENDER" (spiegheremo in piazza questa abile invenzione retorica).

Hanno aderito alla manifestazione:

CGIL del Trentino
UIL e UIL TuCS del Trentino
ANPI del Trentino
ARCI del Trentino
UISP - Comitato territoriale Trento
UDU Trento
Deina Trentino Alto Adige
Laici del Trentino
Rete per il benessere ELGBTQI* del Trentino Alto Adige
Se non ora quando? Trentino
Associazione culturale Te@
L'Altra Trento a sinistra (SEL e PRC)
Verdi del Trentino


Erano presenti anche consiglieri comunali del M5S e del PD e il consigliere proviciale PD Mattia Civico.

Tutti in piazza per chiedere #dirittisubito e #stopomofobia, anche grazie alla petizione Stop omofobia a scuola firmata da tantissime persone.

Un ringraziamente speciale a Oltre le mura - Gruppo giovani Arcigay Trento per le testimonianze, gli sketch e il libro dei desideri. 




























venerdì 22 maggio 2015

GRAZIE A TUTT*

Grazie a tutte e tutti per aver partecipato così numeros* all'intera settimana e per il sostegno che ci avete dato!

Grazie ai/alle protagonist* degli eventi - relatori/relatrici e attori/attrici - per l'elevata qualità degli interventi.

Grazie a tutt* i/le volontar* e le associazioni che con noi hanno contribuito anche quest'anno a rendere possibile questa settimana di eventi, che anno dopo anno sta contribuendo a cambiare il clima sul nostro territorio attraverso una cultura dei diritti umani e civili che mira all'incisività di tutt*!

E un grazie sentito a chi ha reso possibile tutto ciò, sostenendo e sovvenzionando gli eventi: La fondazione Caritro, la Provincia Autonoma di Trento, il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, il Comune di Trento e la Cassa Rurale di Trento.


Molte altre fotografie le trovate sulla nostra pagine facebook LiberiLibere

A presto!