Il presidente Paolo Zanella, ha partecipato oggi al Congresso provinciale delle CGIL del Trentino, con l'intervento dal titolo "Estendere i diritti: dignità, rispetto e diritti nell'espressione dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere". Ringraziamo sentitamente la CGIL, con la quale collaboriamo da anni a diversi progetti (Firmalove, Liber* di Essere, Tra noi, Comitato unitario trancino antifascista), per avere dato spazio al tema dei diritti civili.
Di seguito una sintesi della relazione tratta dal sito della CIGL:
Zanella ha quindi chiesto una legge contro l'omofobia. «In tutti i Paesi dell'Unione europea ci sono leggi di questo tipo. In Italia, invece, non esiste nulla. Una proposta di legge di iniziativa popolare è passata alla Camera, ma è stato stravolto il testo iniziale e la tutela è, di fatto, "dimezzata"». Una tutela che dovrebbe toccare non solo l'ambito lavorativo (dove le problematiche sono ancora molte), ma anche altri aspetti della vita delle persone, come la scuola, l'accesso ai servizi, l'affitto di una casa.
Per questo, anche alla luce di sollecitazioni da parte di Bruxelles, «in Trentino una proposta di legge dovrebbe approdare in Aula tra qualche mese», ha annunciato Zanella. «Una parte del testo - ha spiegato - è dedicata anche alla tutela sui posti di lavoro, affinché le persone transessuali siano considerate soggetti a rischio esclusione sociale. Inoltre, chiediamo che chi viene discriminato abbia diritto ad essere reintegrato nel mondo del lavoro».
L'auspicio dell'Arcigay è che si possa combattere «l'ignoranza sull'omosessualità partendo dalla scuola, spiegando in modo sereno che l'omosessualità esiste e che non è un problema o una malattia. La nostra legge non intende minimamente scardinare la famiglia eterosessuale, ma semplicemente sensibilizzare, informare e prevenire fenomeni di bullismo omofobico, che purtroppo spesso si verificano». Un altro punto che viene affrontato nel testo è la parità d'accesso all'edilizia abitativa. Più in generale, ha illustrato Zanella, l'obiettivo è quello di «creare un ambiente ed una società più rispettosi ed inclusivi».
«Purtroppo - ha proseguito - questa legge è minacciata dall'arretratezza di una parte della classe politica, mentre la società è pronta ad affrontare queste tematiche. Sappiamo di dover mobilitarci a breve per far capire che questa legge è necessaria e chiediamo anche al sindacato, che si occupa di diritti sociali, di occuparsi anche di diritti civili e di appoggiarci in questa battaglia. Perché se è vero che non esiste libertà senza uguaglianza, non esiste nemmeno uguaglianza senza libertà. Sarebbe positivo - ha concluso il presidente del'Arcigay - che anche la Cgil del Trentino, come ha fatto la Cgil nazionale, aprisse uno sportello dedicato ai Nuovi diritti. Perché nel nostro Paese dobbiamo parlare ancora di dignità e rispetto, prima ancora di diritti, sociali e civili».