sabato 1 marzo 2014

#manichiniinpiedipersoneaterra: la risposta di Arcigay e ArciLesbica del Trentino alle Sentinelle in Piedi

Si è tenuta ieri in piazza Duomo a Trento la veglia delle Sentinelle in Piedi, gruppo aconfessionale (peccato che fosse pubblicizzato da Vita Trentina), apolitico (peccato che in piazza ci fossero diversi politici) e che si dichiara non omofobo, ma a semplice difesa della libertà d'espressione. Fra di esse il consigliere comunale Cia, noto per aver presentato un odg in Consiglio comunale, che chiede di strappare i figli alle coppie o a singoli genitori omosessuali che abbiano fatto ricorso alla procreazione medicalmente assistita.
Lo schieramento in piazza questa volta è stato motivato dal voler contrastare i ddl comntro l'omofobia in discussione a livello provinciale, il nostro di iniziativa popolare e quello a prima firma del consigliere Civico.

Questa la risposta di Arcigay e Arcilesbica del Trentino alle Sentinelle:

Manichini in piedi, persone a terra

Alcuni stanno in piedi, fermi, immobili, come le loro idee, ferme, immobili. Leggono un libro, sempre quello, dove c’è scritto cosa è bene e cosa è male, cosa è giusto e cosa è sbagliato. Manichini, tanti manichini, tutti uguali, vestiti di grigio, senza colori, smorti. Attorno a loro una piazza che vive, dentro di loro l’indifferenza.
Altri cadono, le gambe cedono. Uno sgambetto, l’ennesino. Uno schiaffo in piena faccia. Que- ste sono persone. Persone a terra, cadute sotto il peso di un insulto, inciampate nella legge che li esclude, uomini e donne con le gambe stanche di scappare. Siamo noi, gay, lesbiche, trans, sono i nostri figli, le nostre madri, i nostri padri.
Oggi, in Italia come in Trentino, la lotta per i diritti delle persone omosessuali è ostacolata da chi - come il movimento delle Sentinelle in Piedi - conduce una battaglia ideologica contro ogni avanzamento culturale e sociale nella direzione dei diritti civili. Tradizionalisti cattolici ed esponenti dell’estre- ma destra, si radunano per manifestare il loro dissenso alle leggi contro la discriminazione che sia a livello locale che a livello nazionale sono ora in discussione.
Sulla strada dei diritti si inciampa in questi intralci alla civiltà, e oggi cadiamo a terra. Nella speranza di rialzarci e camminare ancora verso un futuro diverso.