martedì 25 marzo 2014

Bocciato l'odg del consigliere comunale Cia: una vittoria amara per le persone LGBT

Si conclude con una bocciatura la triste vicenda dell'odg presentato dal consigliere Comunale di Trento Claudio Cia per chiedere di stappare i figli alle coppe omogenitoriali. Una vittoria amara per i diritti delle persone LGBT e delle loro famiglie. Amara per gli attacchi omofobi che si sono dovuti sentire in aula da parte di Cia, di Coradello, della Lega Nord e purtroppo anche da parte di esponenti della maggioranza. I due consiglieri del PATT hanno infatti votato a favore dell'odg, mentre due dell'UPT si sono astenuti. Un brutto segnale da parte di chi è all'interno di una maggioranza, che avrebbe dovuto rigettare con forza al mittente le parole d'odio contenute in quel famigerato dispositivo.
Il livello della strumentalizzazione di questa vicenda, per alzare lo scontro su tematiche eticamente sensibili e impedire ogni minima avanzata dei diritti, è ormai palese. L'obiettivo è ancora una volta l'affossamento della legge provinciale contro l'omofobia. Convegni omofobi, Sentinelle in piedi - ormai mensilmente nelle nostre piazze - e queste trovate del consigliere Cia hanno lo scopo di mistificare la realtà  e spostare l'opinione pubblica dei trentini e dei consiglieri provinciali al fine di mantenere lo status quo. 
In aula abbiamo dovuto sentire di tutto: l'esaltazione del concetto di famiglia naturale, la lobby gay omosessualità mondialista, complotti gay nell'UE, l'omolatria, le madri coniglio, la propaganda gay che contagia tutti, l'ideologia gender. Siamo davvero stanchi di chi parla alla pancia della gente con toni offensivi e falsando la realtà delle cose.
Chiediamo alla politica, quella che crede nell'allargamento dei diritti per tutti, di supportarci e di prendere posizione netta contro chi sta cercando di minare in tutti i modi la costruzione di una società davvero inclusiva.