mercoledì 22 aprile 2015

Profonda amarezza per la chiusura del Cafè de la Paix

La straordinaria avventura del Cafè de la Paix giungerà al termine il prossimo mese. Per Arcigay del Trentino, che negli anni ha eletto quel luogo a punto di aggregazione e di riferimento per diverse iniziative, la chiusura rappresenta una grave perdita per la comunita LGBT e per l'intera città. 
Il progetto del Cafè de la Paix è nato tre anni fa su iniziativa del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani ed ha offerto a tutta la cittadinanza centinaia di iniziative culturali in una location che ha saputo mettere a proprio agio e unire diverse tipologie di avventori, dallo studente universitario alla dirigente d'azienda. Un'esperienza unica, che Trento città universitaria avrebbe dovuto coltivare e che invece non ha saputo cogliere. La politica dei divieti riporterá ancora una volta il buio in una zona della città che, anche grazie alla presenza del Café de la Paix, era stata riqualificata e tolta al degrado. Buio ancora più profondo se pensiamo al grande valore culturale e di inclusione sociale che quest'esperienza ha avuto per la nostra città. È per questo che ci rendiamo disponibili con il Forum Trentino della Pace e i Diritti Umani e ARCI del Trentino a trovare una soluzione affinché il progetto del Cafè de la Paix possa ripartire.
A Francesca Quadrelli va la nostra stima per l'energia profusa in questi anni per dare una proposta culturale nuova alla cittá. Francesca ha da sempre considerato le iniziative di Arcigay una risorsa per la nostra comunità e per questo le siamo riconoscenti.  Ha sostenuto le nostre uniziative contro l'omofobia e ci ha ospitato per le inaugurazioni di "Liberi e libere di essere", che - siamo orgogliosi di ufficializzare - anche quest'anno prenderà avvio al Cafè de la Paix il 10 maggio con una mostra sulle campagne contro l'omofobia e per i diritti. È l'occasione che Francesca ci ha dato per salutare il nostro amato Café.

Paolo Zanella
Presidente Arcigay del Trentino