giovedì 24 ottobre 2013

Lettera aperta di Arcigay ad Ugo Rossi: serve un tuo impegno sui diritti

Caro Ugo Rossi,
proviamo in questo modo, scrivendo sul giornale. Perché al telefono non rispondi, ai messaggi nemmeno. E ci abbiamo provato in tanti a telefonare e "messaggiare" sabato scorso, noi e almeno una decina di tuoi candidati di coalizione, tutti a chiederti di passare al banchetto di Arcigay e Arcilesbica, per quattro chiacchiere, per un saluto, per darti l'occasione di dire qualcosa sul tema dei diritti civili. Non chiedevamo riflessioni profonde, nemmeno chissà quali impegni, ma considerato che nel programma di coalizione non c'è nemmeno un accenno a questo tema, una parola detta da te avrebbe potuto ovviare a questa mancanza. 
Qualcuno di noi ha pensato che l'hai fatto apposta per evitare di perdere qualche voto moderato. I soliti maligni. Ma la verità è un'altra: sei sicuro che i voti della comunità omosessuale sono garantiti, che entreranno alla tua coalizione comunque, senza necessità che sia direttamente il candidato presidente a doversi sporcare le mani con gay e lesbiche. Perché comunque, diciamolo, rimangono gay e lesbiche, e nei bar che si frequentano in campagna elettorale per racimolare qualche voto mica li chiamano gay e lesbiche, nemmeno omosessuali. Sono altri i termini.  
Tanto ci votano comunque, avrai pensato. E in fondo hai ragione, saranno in molti gli omosessuali che voteranno per te. Lo faranno perché sosterranno i partiti della tua coalizione.  Votando il Pd, riconoscendo a molti suoi candidati un impegno importante nella scorsa legislatura con l'appoggio al disegno di legge di iniziativa popolare contro le discriminazioni, un testo che per un soffio non è diventato legge e che sarà all'ordine del giorno nella prossima Assemblea. Molti altri voteranno i Verdi, per la loro storia a sostegno dei diritti civili. Voteranno I Riformisti, per appoggiare il candidato capolista che non ha mai mancato di sostenerci e aiutarci, condividendo con noi ogni battaglia e ogni proposta. 
Ad essere sinceri, qualche voto ti sfuggirà, trovando approdo nei partiti di sinistra presenti in ordine sparso, riconoscendo loro le buone intenzioni anche se poi difficilmente avranno occasione di metterle in pratica in un'azione di governo. 
Dall'altra parte, verso destra, ci sono candidati a nostro giudizio impresentabili, lontani anni luce dalle nostre convinzioni e sensibilità: dal degrado culturale e politico rappresentato dalla Lega, da Forza Trentino a un candidato presidente, de Eccher, che in campagna elettorale ha distribuito la pasta Barilla, per dire che lui la famiglia la vuole tradizionale, uomo e donna dentro un mulino bianco che ingozzano un figlio di biscotti e brioche.
Rimani tu quindi. Che c..o!, ma tranquillo, non è un apprezzamento delle tue terga, noi omosessuali non usiamo quell'espressione rozza, quella metonimia tipica del maschio eterosessuale che riduce il giudizio su una donna ad una sola parte dell'anatomia. Se ci pensi, però, un'ironica constatazione: per un gay che voglia votare per una coalizione con una prospettiva di governo non c'è alternativa, deve votarti anche se hai fatto di tutto per ignorarci. 
Però, capirai, non siamo contenti, e nemmeno convinti. Se fossi passato al nostro banchetto, come hanno fatto tanti altri candidati, ti avremmo chiesto due cose: la prima, di prenderti l'impegno, come coalizione, di portare in aula e approvare - senza stravolgerlo o depotenziarlo - il testo del disegno di legge di iniziativa popolare contro le discriminazioni, quello che 7000 trentini hanno sottoscritto e che la IV Commissione - con il tuo appoggio -  ha già licenziato. E poi, la seconda richiesta, quella di allargare le deleghe dell'assessorato alle Pari opportunità anche alle altre politiche di genere, quelle che riguardano l'orientamento sessuale e l'identità. Niente di scandaloso, forse pure l'avventore del bar di cui sopra non avrebbe nulla da eccepire. Di certo, se su questo ti prendessi un impegno e queste richieste diventassero realtà, potresti andare fiero che il Trentino assomigli un poco di più all'Europa. E se poi prendi qualche voto in più, potresti accorgerti che l'interessamento della politica nei confronti delle persone omosessuali non ha mai fatto perdere voti a nessuno. Con l'attenzione verso i diritti civili a guadagnarci, come ripetiamo da tempo, non sono solo i soggetti a cui viene riconosciuta cittadinanza e dignità. A guadagnarci è la società intera, quella società che spesso la politica non riesce a rappresentare. 
Aspettiamo un tuo riscontro, il nostro numero di telefono ce l'hai già, ma certo sarebbe meglio che il tuo impegno fosse pubblico.

Paolo Zanella,

presidente Arcigay del Trentino