Storia

Il circolo Arcigay di Trento, dopo vari anni in cui era solo un gruppo di gay, lesbiche, trans, attivato solo con le tessere individuali arrivate dalla sede nazionale di Bologna, senza nessuna struttura organizzativa e statuto vero e proprio (con molti componenti di un precedente gruppo di gay denominato "Le lucciole" attivo all'inizio degli anni '80), nasce ufficialmente nel febbraio 1994 con sede legale sopra la discoteca Maurice a Villagarina, vicino a Rovereto, per mano di 9 "pionieri" (tra cui William Belli, Veronica Conci, Terzo Molari, Alessandro Fumanelli, Camillo Nardelli).
Dopo circa un anno di convivenza con la prima discoteca trentina gay del periodo, la sede viene trasferita a Trento nei "sotterranei" del primo bar gay di Trento, l'Holllywood di via Suffragio, dove avvengono le prime riunioni del direttivo del circolo e le prime decisioni delle iniziative intraprese sul territorio non solo cittadino.
Già nel 1995 iniziano i cicli dei film a tematica gay, lesbo, trans svolti in collaborazione con il gruppo di studenti universitari della Facoltà di Lettere in via s. Croce dell'A.S.U.T. e il primo dibattito sul tema dell'omosessualità con Franco Grillini, presidente dell'Arcigay nazionale, ed esponenti politici locali trentini e bolzanini (l'allora segretario di Alleanza Nazionale Holzmann).

Nell'autunno del 1996 otteniamo dal Comune di Trento, insieme ad altre associazioni culturali e sociali, una sede collettiva in Piazza Mostra, sopra l'allora Galleria Civica, con una prima festa di inaugurazione (con relativa tombola, ecc.) a cui hanno partecipato un'ottantina di gay, lebiche, trans trentini. Intanto i presidenti e i direttivi cambiano ogni anno, dopo un anno rispettivo di Alessandro Fumanelli e di Terzo Molari, diviene presidente per 3 anni Enrico Oliari (poi creatore di Gaylib a livello nazionale), che riesce a darci grande visibilità sul territorio e nei confronti della politica locale, per esempio collaborando e organizzando a una radio locale bolzanina una trasmissione a tematica gay durata circa un paio d'anni e facendo nascere una rivista gay trentina "il Dis/eguale" con uscite che all'inizio erano bimensili-trimestrali, poi più diradate nel tempo E' nella sede di Piazza Mostra che nascono e qualche volga avvengono le iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza alla conoscenza e alla inclusione della realtà della "comunità" lgbt trentina, come presentazioni di libri gay (è incominciata allora la collaborazione con la libreria Einaudi nella stessa piazza e con la libreria Il Papiro), dibattiti su vari aspetti della realtà gay, lesbo, trans, tra cui un incontro con la presidente dell'Agedo (Associazione genitori e amici delle persone omosessuali) Paola Dall'Orto, molto partecipato e richiesto, per cui abbiamo contribuito al tentativo di costruire un gruppo Agedo anche a Trento, che ha svolto qualche passo insieme a noi per un paio d'anni.
Si sono incominciate e fatte delle iniziative (dibattiti, film, presentazioni di libri)
sul territorio, nelle valli, per esempio a Taio, Tassullo, a Rovereto, e anche feste per incontrarsi e divertirsi collettivamente, per esempio, tra quelli che hanno richiamato anche gay, lesbiche da fuori il Trentino, come l'Alto Adige, l'Austria, Verona e altre provincie del Veneto e della Lombardia, a Daiano, a Riva, a Dro.
Nel 2000 la sede del circolo Arcigay si è trasferita, sempre con un contratto in comodato col Comune, in via Veneto, poi divisa con il circolo di Arcilesbica che si è costituito a Trento quando è nata l'associazione a livello nazionale. Sono continuati i rapporti, poi con altre associazioni culturali, sociali, sportive, per iniziative in comune che coinvolgessero in qualche modo anche le nostre tematiche, e soprattutto con la L.I.L.A. (che condivideva lo stesso piano di sede). Dopo un paio di anni in cui presidente è stato Michele Beozzo, che ha continuato l'egregio lavoro di visibilità sul territorio e di rapporti con le associazioni e i partiti locali di Oliari, è subentrato Michele Roner, che ha contribuito a creare un bel gruppo direttivo attivo e collaborativo, con i vari compiti divisi per competenze e temi.
Nello stesso 2000 abbiamo partecipato in massa al GayWorldPride di Roma, da cui poi abbiamo preso la denominazione "8 luglio" per il circolo e l'attuale Comitato Provinciale; negli anni seguenti abbiamo partecipato e collaborato ad iniziative nazionali e internazionali come il GenovaSocialForum del luglio 2001, il FirenzeSocialForum del 2002 e la costituzione della Rete locale trentina di Lilliput; abbiamo poi contribuito al cambiamento dello statuto della città di Rovereto in versione anti-discriminazione e con la costruzione di un registro delle unioni civili che non si è sviluppato e concretizzato per insipienza politica di alcuni partiti di centro e di centro-sinistra; e fatto eleggere un consigliere apertamente gay sempre al comune di Rovereto.
Sono continuati poi le varie iniziative per la visibilità e l'inclusione nella citttadinanza: i "cineforum gay" fuori dall'Università di Lettere, nella sala della Circoscrizione di S.Giuseppe-S. Chiara di via Perini, prima con una cadenza annuale poi un paio di cicli l'anno; i dibattiti sulle tematiche e realtà gay, trans, svolti nelle varie sedi istituzionali, concesse dal Comune che ci ha quasi sempre supportato; le altre iniziative politico-culturali, alcune delle quali organizzate insieme con Arcilesbica di Trento, per occasioni ed eventi politici a livello locale e nazionale; si sono organizzate anche molte feste e incontri ludici in val di Gresta presso una casa colonica ristrutturata e sono proseguiti i rapporti col Centaurus di Bolzano per delle serate alla discoteca Melody di Laghetti di Egna.
Nell'autunno del 2004 ci siamo trasferiti nell'attuale sede di Largo Nazario Sauro al secondo piano, sempre con altre associazioni e nella stessa stanza-ufficio con Arcilesbica e sempre con un contratto garantito dal Comune mentre l'anno seguente siamo divenuti Comitato provinciale, con un nuovo statuto che ha mantenuto però molti requisiti del nostro iniziale statuto e della nostra autonomia organizzativa e gestionale.
Nel 2005 è divenuto presidente Stefano Cò, con vari cambi del direttivo avvenuti durante gli ultimi anni. Abbiamo continuato i rapporti con i politici nostri "amici", gli/le assessori/e che ci hanno dato una mano (quelle della Cultura, in primo piano, e poi quelle dell'Educazione Pubblica e delle Politiche Giovanili) e le associazioni politico-culturali con affinità e interessi similari (antidiscrimazioni, inclusione sociale, organizzazioni democratiche dal basso); trovato un nuovo "amico" e vicino in Dario Maestranzi che colla sua perseveranza è riuscito col nostro supporto e sostegno a far passare al Comune il Registro delle Unioni Civili nel 2007; la costruzione di un evento collettivo con altre associazioni gay, lesbo, trans, "queer" trentine come "UniversInversi" per/intorno al 17 maggio, la Giornata Internazionale contro l'Omofobia, che ha avuto un grande successo e un interesse a livello nazionale.
Abbiamo poi allargato le nostre tematiche alla Giornata della Memoria del 27 gennaio, organizzando una mostra specifica sull'Omocausto (opera di un lavoro comune con altri comitati provinciali di Arcigay), che è stata portata un anno alla Galleria Civica di via S. Croce, un secondo anno alla sala nel Palazzo della Tromba, sempre col sostegno e patrocinio del Comune e di vari Assessorati, e un terzo in varie scuole a Trento e Rovereto; organizzato alcuni seminari sulla tematica del rapporto tra omosessualità e le religioni e sulla "religiosità" delle persone omosessuali e omoaffettive, sempre col sostegno e patrocinio del Comune e in tale caso anche della comunità protestante e valdese trentina; fatto volantinaggio e banchetti nelle piazze del centro per il 14 febbraio (S. Valentino), per la Giornata contro l'AIDS del 1 dicembre, per le date contro le discriminazione e l'omofobia (10 dicembre e altre), per le sentenze a noi favorevoli della Corte Costituzionale, del Parlamento Europeo e in altre occasioni estemporanee; continuato a partecipare a tutte le iniziative, dibattiti, conferenze, seminari, richiesteci, e alcune proposte da noi, in varie scuole a Trento e Rovereto, sia nelle "occupazioni" che nelle assemblee istituzionali, durante tutto il periodo scolastico; organizzati cicli di film, telefilm e serie tv a tematica gay e trans in sede, oltre a portarli al c. s. o. a. "Bruno" e in Circoscizione S. Giuseppe-S. Chiara.
Abbiamo allargato le nostre visioni cinematografiche al cinema Astra dove abbiamo fatto vedere, con un buon risultato di pubblico, alcuni documentari sulle coppie gay, sul "coming out" e sulle azioni contro le discriminazioni nelle scuole e sui genitori dei gay, spesso con gli autori delle opere; e portato a Trento, e spesso in anteprima nazionale, gli eventi/forum del Teatro dell'Oppresso LGBT del gruppo di Verona "Il Dado", prima in sede poi in Circoscrizione S. Giuseppe, con gran successo, coinvolgimento emotivo e riscontro di interesse e pubblico.
Sono proseguite poi le presentazioni di libri a tematica gay, sia di narrativa che saggi e storici, portando a Trento tra gli altri Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, Gianni Di Martino, scrittore e storico del movimento gay, Piergiorgio Paterlini, scrittore e giornalista, autore del fondamentale per la cultura gay italiana "Ragazzi che amano ragazzi", Stefano Bolognini, dell'ufficio stampa dell'Arcigay, Bert D'Arragon, responsabile della cultura per alcuni workshop di Arcigay e neoscrittore, Maura Chiulli, attuale responsabile cultura, Pier Maria Bocchi, critico cinematografico, collaboratore di riviste di cinema e autore di un libro sul "Cinema Queer", Giorgio Ghibaudo, giovane vice del Comitato di Torino e neoscrittore di narrativa.
Siamo stati poi tra i primi dei comitati Arcigay ad attivarci per il 5 x mille già dal primo anno di possibilità di usufruirne; poi, non ultimo in merito, abbiamo continuato il buon rapporto di lotta comune su vari argomenti con Arcilesbica di Trento e riattivato il sostegno reciproco nell'organizzazione di feste di autofinanziamento, sia presso discoteche note (come il Rosalpina di Villazzano e poi il pub-disco Lidò di Caldonazzo), che meno (l'Eye Disco Club, il bar 38 e il Gasoline, un bar rock in zona industriale).
Abbiamo infine richiesto ai consiglieri comunali nostri vicini e "amici", Dario Maestranzi, dei Leali al Trentino, Francesco Porta, segretario di Rifondazione Comunista, Lucia Coppola, dei Verdi, e Giovanna Giugni, dell'Italia dei Valori, e contribuito a sostenere ed ottenere nella primavera del 2010 un "ordine del giorno"/mozione del Comune contro le discriminazioni e sulla giornata contro l'omofobia, che è concretizzato col sostegno alla Giornata del 17 maggio e ai suoi eventi, a partire dal 2012.
Nel 2012 è stato eletto presidente Diego Ammirabile, che ha rivolta l'attività dell'associazione in particolare verso la promozione della socializzazione, specie fra i più giovani e ha ridato avvio a progetti contro l'omofobia nelle scuole.  Sono continuati nel frattempo in varie sedi i dibattiti su alcune nostre tematiche, in particolare sulla legislazione contro le discriminazioni, sulle coppie gay e sull'omofobia, alcuni organizzati con gli studenti di Giurisprudenza dell'E.L.S.A, con cui abbiamo iniziato un buon lavoro di collaborazione. Sono poi iniziati i rapporti con i/le ricercatori/trici e docenti del Centro Interdisciplinare degli studi di genere della locale facoltà di sociologia.
Nell'autunno del 2012 con ArciLesbica L'Altra Venere è stata promossa una raccolta firme a sostegno di una legge provinciale di iniziativa popolare contro l'omofobia e la transfobia, scritta con l'avvocato e ricercatore, esperto a livello europeo di tematiche LGBT, Alexander Schuster. Il comitato "Firmalove!" ha raccolto più di 7000 firma, e la legge è stata portata in discussione in IV Commissione da Paolo Zanella, primo firmatario, che ha assunto nell'aprile del 2013 la presidenza dell'associazione. La linea politica del nuovo direttivo ha previsto: una stretta collaborazione con la locale Arcilesbica, la cui presidente, Michela Papette, è entrata nel consiglio direttivo stesso; l'organizzazione di importanti eventi culturali, come la settimana di eventi contro l'omofobia "Liberi e libere di essere" con la partecipazione della filosofa Michela Marzano; la collaborazione/pressione con/sulle forze politiche locali per portare all'approvazione la legge di iniziativa popolare contro omo e transfobia.
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