sabato 11 giugno 2016

Approvato ordine del giorno della destra su omofobia. Inefficace...come il PD

L’ODG votato oggi dal Consiglio Provinciale non avrà effetti pratici sulla complessa e articolata mozione contro le discriminazioni. La possibilità di giustificare l’assenza degli studenti dai percorsi di sensibilizzazione contro l’omofobia sarà di difficile attuazione sia in termini amministrativi che organizzativi. 
Sarà difficile predisporre ore alternative e opzionali, sarà ancora più difficile che i genitori vengano a prendersi gli studenti e li riportino l’ora successiva. Sulle assenze, già oggi i genitori possono giustificare i figli, motivando con questioni famigliari o di salute l’assenza dello studente: cambia poco nella sostanza. Il contrasto all’omofobia, poi, non si attua attraverso corsi specifici, bensì nella pratica quotidiana, nell’esercizio costante di un’educazione alla cittadinanza. 
L’intervento dell’insegnante, formato appositamente (qui sì da percorsi specifici), non dovrà certo avere il consenso dei genitori, nemmeno della dirigenza: sarà un’azione volta all’educazione al rispetto e alle differenze che già ora viene diffuso da insegnati capaci e attenti alla dimensione relazionale degli studenti. 
Ma questo ODG, paradossalmente, legittima l’intervento diretto sulla popolazione studentesca attraverso iniziative di sensibilizzazione per quanto riguarda l’educazione all’affettività e alla sessualità, cosa che non era nemmeno prevista dalla mozione contro le discriminazioni. Intendiamo dunque attivarci, ben lieti, affinché siano predisposte e se qualche genitore vorrà opporsi e tenere a casa il figlio che lo faccia pure. Ci dispiace per quel figlio che forse, considerati i genitori, di questa educazione ne avrebbe maggiormente bisogno.
Nei punti dell’ODG si indica l’Iprase come l’agenzia che dovrebbe predisporre i percorsi di sensibilizzazione, quando l’Iprase non attua corsi per gli studenti ma semmai, a quanto ci risulta, formazione per gli insegnanti, e ci stupisce che il presidente Rossi - assessore all’istruzione - non ne sia a conoscenza. 
Questo per quanto riguarda il merito del documento votato oggi da tutto il Consiglio Provinciale. Per quanto riguarda il metodo è quasi superfluo sottolineare la miseria in cui versa la politica provinciale. Oltre alla nevrosi isterica che accompagna alcuni talebani del centrodestra, cosa nota e assodata, quello che deprime è assistere ad un atteggiamento del #PDprono e afono, incapace di imporsi e di segnare la differenza rispetto a punti dirimenti che riguardano i principi. Il partito di maggioranza relativa avrebbe potuto chiedere il voto separato e votare contro la premessa, avrebbe potuto astenersi, sapendo comunque che l’ODG sarebbe passato. Avrebbe potuto dare un segnale, anche minimo, di vita. Invece si è limitato a subire i compromessi al ribasso, incapace di gestire una trattativa, ridotto ad una posizione marginale e obbediente. Il balletto delle intenzioni dell’assessora Sara Ferrari, che ieri affermava il voto contrario, poi l’astensione e che alla fine ha votato favorevolmente è significativo e rivela un problema serio rispetto alla qualità e alla capacità del Partito Democratico del Trentino.